Niente mi emoziona più del bello. La surclassante bellezza della natura mi aiuta a ricollocare l’essere umano al suo giusto posto nel mondo che lo ospita. Non al suo centro perché quella è la posizione che stabilisce gli equilibri e sancisce i meriti e l’uomo non è né un essere equilibrato né meritevole di tanto privilegio. L’uomo non è rappresentato nelle mie immagini per quanto sopra esposto e per enfatizzare il bisogno e la speranza di ricominciare daccapo la sua relazione con il nostro mondo, questa volta in una chiave più rispettosa e consapevole, in altre parole più contemporanea.
Il triangolo, simbolo della natura umana, di quella divina e della terra, è il primo prisma che ho scelto per scomporre la lucente bellezza del mondo e alimentarmene. Ognuna delle immagini che ne riporto prova a essere un contatto con quanto ci sovrasta. E’ stata per me un’appassionante, intima, ridimensionante lettura di chi siamo e delle responsabilità troppo grandi che abbiamo.